NoEstimates e la rivincita del PO

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NoEstimates indubbiamente introduce nuovi equilibri nelle dinamiche di gruppo. Usando gli Story Point infatti i riflettori erano tutti puntati sui Team Members, protagonisti indiscussi del Planning Poker.

Venuta meno la necessità di pesare ogni singola User Story la stessa bravura è ora richiesta al Product Owner, che ha un ruolo cruciale nell’assicurare la predicibilità dei tempi di progetto.

Innanzitutto le User Story devono avere una loro consistenza, indipendentemente da altre funzionalità più o meno correlate. E se ci sono punti di contatto, dovranno essere gestiti eventualmente anche con lavoro extra rispetto ai confini della User Story. Ad esempio, se è richiesto che la registrazione di un anagrafica faccia scattare uno step di un workflow automatico, ma questo workflow non è ancora stato ultimato, allora bisogna quantomeno prevedere una soluzione temporanea alternativa, come ad esempio inviare una mail ad un operatore che esegua il compito manualmente. Per poi raffinare ed automatizzare la funzionalità nell’incremento successivo.

Avere la certezza di poter deliverare storie indipendenti consente di poterle testare in completa autonomia. Elemento essenziale per misurare il progresso in Running Tested Stories (RTS). E’ utile da tenere in mente che una User Story non testata non accresce il valore del prodotto: per questo motivo non può essere considerata come un elemento di progresso./p>

Oltre a ciò, NoEstimates mette nelle mani del Product Owner anche la possibilità di fare previsioni più precise. Creando User Story il più possibile uniformi tra loro, il PO riesce a ridurre lo scostamento dal tempo medio di esecuzione delle storie. Non importa se si tratta di User Story da uno, due, tre o dieci giorni, l’obiettivo da raggiungere è rimanere entro uno scostamento il più possibile ridotto.